Un’accoglienza da film: Sinner atterra a Riyadh e trova una sorpresa inimmaginabile
Riyadh, 15 ottobre 2025 — L’atmosfera all’aeroporto internazionale King Khalid era surreale.
Decine di giornalisti, telecamere da tutto il mondo e fan italiani ed arabi attendevano l’arrivo del jet privato con il logo “JS12”.
Quando Jannik Sinner è apparso sulla scaletta, vestito con una semplice camicia bianca e un sorriso timido, nessuno avrebbe potuto prevedere ciò che stava per accadere.
Tra i presenti c’era il presidente di Saudi Aramco, il colosso energetico più potente del pianeta, accompagnato da una delegazione d’onore.
La sua presenza non era stata annunciata — una sorpresa totale, orchestrata con la discrezione tipica del potere saudita. “Sono un suo fan da anni” — una dichiarazione che ha spiazzato tutti
Appena Jannik ha posato i piedi a terra, il magnate si è avvicinato stringendogli la mano con visibile emozione.
Davanti ai microfoni, ha pronunciato parole che hanno fatto il giro del mondo in pochi minuti:
“Sono un suo fan da anni. Ho seguito Jannik in ogni torneo, dalla prima vittoria a Sofia fino a Wimbledon.
Oggi per me è un onore riceverlo come un re, non solo come un atleta.”
Le sue parole hanno scatenato un applauso spontaneo tra i presenti, mentre Sinner, con la sua consueta umiltà, ringraziava in inglese:
“It’s a great honor. I didn’t expect this. Thank you for your kindness.”
Un gesto senza precedenti: Aramco coprirà tutte le spese del team Sinner
Pochi istanti dopo, il presidente ha fatto un annuncio clamoroso davanti ai giornalisti di tutto il mondo:
“Il nostro Paese ammira il talento, la disciplina e la classe. Per questo abbiamo deciso di coprire tutti i costi del team Sinner durante il Six Kings Slam 2025: voli, hotel, logistica e sicurezza privata. Jannik rappresenta lo spirito di eccellenza che il nostro Regno vuole celebrare.”
Una decisione che ha immediatamente scatenato il dibattito mediatico: un gesto di ospitalità sincera o una strategia di marketing globale?
Le cifre trapelate parlano di un valore complessivo superiore ai 2,5 milioni di dollari, tutti a carico di Aramco.
Il team di Sinner, visibilmente sorpreso, si è limitato a confermare che “l’accoglienza è stata impeccabile e fuori da ogni aspettativa”.
Il momento che ha lasciato tutti senza parole
Ma la scena che ha fatto esplodere i social è arrivata subito dopo.
Quando sembrava che l’incontro fosse finito, il magnate saudita ha estratto una scatola di velluto verde e l’ha consegnata personalmente a Sinner.
Il tennista, tra l’imbarazzo e la curiosità, l’ha aperta davanti alle telecamere.
Dentro, un cubo di vetro trasparente contenente una piccola pallina di terra rossa proveniente da Montecarlo, dove Jannik aveva vinto uno dei tornei più simbolici della sua carriera.
Sulla base del cubo, una targa incisa in arabo e italiano:
“Per chi trasforma la disciplina in arte.”
Il pubblico, i giornalisti e persino alcuni membri del team di Sinner sono rimasti in silenzio per diversi secondi.
Poi, un applauso fragoroso ha riempito la sala VIP dell’aeroporto.
Sinner, emozionato, ha alzato lo sguardo verso il presidente e ha detto soltanto:
“Non dimenticherò mai questo gesto.”
Il Six Kings Slam 2025: potere, spettacolo e rivalità
Il Six Kings Slam 2025 è il torneo d’esibizione più esclusivo al mondo, parte del programma “Riyadh Season”, che riunisce sport, musica e spettacolo sotto il segno del lusso.
I protagonisti: Djokovic, Alcaraz, Zverev, Fritz, Tsitsipas e Sinner.
Un montepremi faraonico e una cornice da sogno, ma questa volta l’attenzione è tutta sull’italiano.
Jannik arriva come campione in carica, dopo la vittoria epica contro Alcaraz nel 2024.
E con un’accoglienza così regale, la pressione — e le aspettative — sono alle stelle.
I media sauditi già titolano:
“Sinner, il re del deserto.”
Mentre i tifosi italiani sui social scrivono:
“Dalla neve di San Candido al sole di Riyadh: il viaggio di un campione che non dimentica mai chi è.”
Un simbolo oltre lo sport
Oltre al clamore mediatico, l’incontro tra Sinner e il presidente di Aramco rappresenta qualcosa di più profondo: il rispetto per i valori dello sport in un mondo dominato dal business.
La frase incisa sul cubo di vetro è già diventata virale, citata da giornali e opinionisti come una metafora della nuova generazione di atleti: disciplinati, umili e consapevoli del proprio ruolo globale.
Sinner non solo ha conquistato il pubblico per i suoi successi, ma anche per la sua autenticità.
E in un’epoca in cui lo sport e la politica spesso si intrecciano, il suo comportamento calmo, gentile e coerente lo rende un ambasciatore naturale del tennis mondiale.